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“Piacevoli emozioni, pessime sensazioni - buona la prima” - By Mattia M.

Finalmente ritorna il venerdì BAFFUTO. Finalmente si torna in campo. Finalmente.

Sono passati 522 giorni dall’ultima volta che ho visto, frequentato, attraversato, vissuto questi spogliatoi. Sì, oggi, posso dire che mi sono mancati. Perché se pur si parla di tornare a trascorrere l’usuale venerdì è giusto ribadire che non si tratta mai di un banale venerdì.
Un anno e mezza di pandemia e cos’è cambiato?

Nulla. E aggiungo, menomale. Seppur i 7 messaggi a voler ribadire il concetto che alle 21.00 si inizia a giocare c’è sempre un Roberto Z. che alle 21.10 ancora non è al campo. Ma non ci si può arrabbiare, purtroppo il ragazzo nonostante i 48 completi fatti realizzare da Andrea Z. non è solito indossare il marchio MB e anche stasera fatica a trovare la divisa.

Il cambio più eloquente? Sicuramente Mirko S., si presenta al campo 25 kg in meno. Bello ma difficilmente riconoscibile se non per quel numero 10 che si è fatto tatuare sulla schiena.
La prima vanta anche la scesa in campo di Alessandro B. dopo un lungo periodo di assenza. Il ragazzo, ormai cresciuto, non si fa mancare nulla. Tiene bene la posizione, trova una bella autorete e poi subito risentimento muscolare per lui. Speriamo nulla di grave e che possa presto rientrare.

Ma dopo le belle emozioni, spazio alle sensazioni, ed ecco allora i dolori. Fin dai primi passaggi e il mezzo giro di campo durante il riscaldamento senti i gemelli friggere. Dopo quindici minuti di gioco ecco che sorgono i dubbi. Ma non è che invece della canfora nel pre partita ho utilizzato la crema Shogun? (Per chi non la conoscesse Shogun era una crema in voga negli anni ‘90 dal trasparente slogan “Una pennellata sul tuo aggegino e hop hop, su come la coda di un canguro, duro come la sella di un cosacco...e te lo do io il prosciutto crudo!”). Le gambe diventano due pezzi di legno, che quando non son rigide, tremano.

Ma poco di meglio c’era da aspettarsi dopo tanto fermo.

E così, la partita prosegue in un turbinio di piacevoli emozioni ma appunto pessime sensazioni.
E ancora, c’è poi chi come Vasco Rossi vuole trovare un senso ai tempi supplementari, anche se i tempi supplementari un senso non ce l’hanno e quindi decide di lasciare il campo prima del triplice fischio finale.

Ci tengo infine, a dedicare questa mia prima vittoria, questa mia prima rete stagionale all’amico baffone Daniele D. che quest’anno ha deciso per il lasciare la camiseta appesa nell’armadio e abbracciare una nuova fede, il Padel. Che dire, mi auguro che sia un’amore come quello per la crema Pan di Stelle, che sicuramente è buona, ma vuoi o non vuoi poi si torna alla Nutella.
Buona stagione baffuta a tutti, ai Baffoni di oggi, ai Baffoni di ieri, ai Baffoni di domani, ai Baffoni di sempre.