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A detta del meteo la temperatura si è abbassata ma il Baffone non è meteoropatico e fin dalle prime ore del mattino il clima per questa 34esima è bollente.
Saranno 8 ore di botta e risposta, di goliardici sfottò tra i vari membri delle due squadre. Nel pre-partita la musica non cambia e fin dagli spogliatoi Claudio B. le promette.
La sigla di uomini e donne accompagna il tanto atteso ritorno dell'abbronzato Filippo C., profumo di sesso attorno a lui. Tanti i ferormoni emanati dal baffone che i compagni sono costretti a lasciare in fretta e furia lo spogliatoio onde evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti di carattere omosessuale.
I Blubiancogiallofluo poseranno per la foto di rito più seria di questa edizione a testimonianza della loro concentrazione, diverso spirito per gli Aranciofluoneri che paiono pronti per la stagione estiva del grest.
La 34esima inizia in sordina, come un diesel, le due squadre si studiano senza sbilanciarsi. Le prime due occasioni da gol capitano sui piedi di Claudio B., ma se la prima gli sfila davanti oltrepassando la linea di fondo quasi senza che lui se ne accorgesse, la seconda gli viene concessa da Filippo C.. Su 18 metri di campo il baffone innamorato gliene concede 15, ma per il gigante buono non pare essere la sua serata e la conclusione flebile non centra lo specchio della porta.
A suonare la sveglia ci prova allora Mirko S. cimentandosi nel suo cavallo di battaglia: la rovesciata. Ma come ben sappiamo Ronaldo veste altra maglia, calca altri campi e partecipa a ben altre competizioni. Pochi minuti più tardi un problema al polpaccio gli ricorderà di non avere più vent'anni e lo costringerà a raggiungere la panchina prima del previsto lasciando i suoi in cinque da lì alla fine.
Ad aprire le danze ci pensa questa sera Mattia M. che decide di indossare i panni di Mosè. Così come il profeta aprì le acque del Mar Rosso, Mattia M. grazie all'aiuto dei compagni Daniele D. e Roberto Z. apre la difesa avversaria e dalla trequarti fa partire quel tiro che rimbalza nel punto giusto per far recuperare palla a Fabio M. solo quando questa ha già toccato la rete.
Sull'uno a zero gli Aranciofluoneri decidono di alzare il baricentro di quei due metri che nell'arco di cinque minuti concedono il tiro del pareggio a Daniele G.
Il primo tempo ha tutta l'aria di una finale e termina in perfetta parità nella consapevolezza della qualità e nel rispetto da parte di ambo le squadre dell'avversaria.
La 34esima sarà ricordata come la prima partita in cui durante l'intervallo Daniele D. non parla di viaggi a Santo Domingo ma dispende consigli ai suoi su come si gioca a calcetto. Ugual sorte sulla panchina Blubiancogiallofluo dove si consuma una lezione di tattica per vedere di portare a casa i tre punti.
Il secondo tempo ha inizio e alla prima palla buona Mattia M. mette in pratica quanto appreso e a lui richiesto nei 5 minuti di break tra i due tempi di gioco. Confeziona  e impacchetta una palla per Filippo C. che chiede solo di essere infilata in rete, ma il baffone viene colto da un'aritmia cardiaca e il pallone gli rimane tra i piedi. Purtroppo per lui in questa gara non c'è occasione per togliere la maglia e mostrare così la canotta con la dedica "ti amo fiorellino" all'amata venuta a seguirlo a bordo campo.
Il 2 a 1 porta ancora la firma di Mattia M.. Il ragazzo caricato come un carrilon che però suona Heavy Metal lascia partire una delle sue micidiali diagonali che dopo aver baciato il palo accarezza l'intera rete di porta.
E se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, i disonesti e i mal cagati ecco che dopo una rocambolesca azione d'attacco la palla piomba sui piedi di Mattia M. che trovandosi nel posto giusto al momento giusto a porta vuota la deve solo appoggiare. Al gonfiarsi della rete non riesce a trattenere l'ennesimo urlo di gioia. Il 4 a 1 per gli Aranciofluoneri porta la firma di Roberto Z. grazie all'assist di Daniel D.. "Ah come gioca Duraccio".
Ma ecco che quando tutto sembra essere ormai chiuso crollano gambe, testa e polmoni. Il mancato cambio inizia a farsi sentire e i Blubiancogiallofluo possono recuperare campo e risultato. Andrea Z. trova il sette in 2.1 secondi come nemmeno la Lamborghini sa fare e così i suoi in men che non si dica riconquistano la parità.
Ma sarà proprio il 4 a 4 a risvegliare l'orgoglio degli Aranciofluoneri. Se Roberto Z. dopo una piroetta degna di nota alla première de l'étoile de Paris salta Claudio B. e trova il gol, il miglior Massimiliano D. stagionale chiude la porta parando dal tiro che non si sa da dove arriva, al tiro da posizione improbabile che solo Andrea Z. su questi campi sa fare. Quando non arriva lui a coprire porta ci sono i piedi dei compagni, il destino di questa 34esima sembra ormai segnato.
La partita si chiude in un 6 a 5 per gli Aranciofluoneri che regala un sorriso incontenibile a Roberto Z. e non poche polemiche.
E così, nella settimana degli scandali arbitrali delle semifinali di ritorno di Champions League, il Memorial non si fa mancare nulla. Nel dopo partita il Presidente Andrea Z. da sfogo a tutto il suo rammarico e a tutta la sua rabbia rivendicando un rigore a loro non concesso e una spinta non fischiata sull'azione che porta Mattia M. all'assist per il sesto gol di Roberto Z. urlando la necessità per l'ottava edizione dell'introduzione del VAR.
Baffoni, chi di calcetto ferisce di calcetto perisce. VAAAMMMMOOOSSS verso una 35esima che mi auguro essere altrettanto bella e combattuta!!!